Pizza per tutti?
la telenovela del momento riguarda il "ripescaggio" della Democrazia Cristiana dell’onorevole Pizza, che ogni giorno cambia idea. Sarà bastato l’assegno staccato giovedì dal Berlusca per garantire il regolare svolgimento delle elezioni domenica prossima? Ieri sembrava di sì, visto che Pizza dichiarava di "accontentarsi" di una settimana di campagna elettorale (in cui avrebbe però preteso di recuperare tutto il tempo perduto nelle precedenti, andando in giro in tutti i programmi tv a beatificare il Santo di Arcore – o davvero credete che ci sia senso dello Stato da parte di Pizza?). Oggi sembra che tutto sia cambiato – come vedete è il portavoce della DC a parlare. Nel frattempo resta il fatto che gli italiani all’estero hanno ricevuto schede prive del simbolo scudo-crociato, motivo per cui in teoria le votazioni potrebbero essere annullate.
Sull’altra sponda del fiume, prima il Generale Del Vecchio, poi l’immancabile Paola Binetti si lasciano andare a dichiarazioni omofobe, dal più blando "gli omosessuali non mi sembrano adatti all’esercito" (paura di eccessi nelle docce?) siamo arrivati addirittura al "non voterò mai un provvedimento sulle unioni omosessuali".
Sembra quasi che qualcuno ci goda a creare discussioni interne, d’altronde il Lider Maximo Veltroni avrebbe potuto immaginarselo, nel momento stesso in cui presentava liste di candidati in cui si trovano nomi come quello della Binetti o di altri cattolici che hanno dato meno nell’occhio – ad esempio Andrea Sarubbi. Mi immagino una Nadia Roccella, ex femminista oggi candidata della PdL, euforica per aver trovato proseliti anche tra i presunti rivali.
Passiamo alle amministrative, questione sindaco di Roma.
Le polemiche di oggi riguardano due candidature nelle liste per Rutelli sindaco e un’altra disputa sui diritti delle coppie di fatto.
Andrea Casu, della lista "Under 30 per Rutelli", ha infatti scatenato un mezzo putiferio dichiarando che in caso di elezione del bel Francesco si sarebbe creato finalmente un registro comunale delle unioni civili, per garantire loro il diritto alla casa. Apriti cielo. Dichiarazioni rimandate al mittente e bollate come "opinioni personali" non facenti parte del programma di governo di Rutelli. Un assist d’oro per l’ex DS, oggi candidato del Partito Socialista Franco Grillini, che pochi mesi fa aveva abbandonato il suo ex partito proprio a causa delle politiche su unioni civili e omosessualità.
Ancor più scottante l’altra questione: in settimana è stata infatti ritirata, in seguito alle aspre polemiche sollevate da La Sinistra Arcobaleno, la candidatura al VI Municipio di Paolo Arcivieri (basta digitare il nome su Google e vi si aprirà un magico mondo), ultrà della Lazio, esponente degli Irriducibili con un passato politico al fianco di Alessandra Mussolini. Non era infatti l’unico "riciclato" e sbiancato con tanto di candeggina dal nostro amato ex sindaco. Al II Municipio risulta infatti tuttora iscritto alle liste Stefano Carletti (ringraziamo gli architetti della candidatura per far gongolare persino i Pidiellini, i quali non hanno tuttavia ritirato la candidatura di Giuseppe Ciarrapico, altro personaggio niente male), altro ultrà laziale con passato politico simile a quello di Arcivieri, per il quale continuano ad alzarsi voci dalla sinistra della coalizione.
Che sia l’ultima strategia di Rutelli, quella di combattere Alemanno con le sue stesse armi?
o più semplicemente una voglia di circondarsi di amici della Curva Nord?
nell’uno e nell’altro caso, è aperta la gara a chi candida più nostalgici del regime.