Perché Silvio Berlusconi non può parlare di dolo?

pubblichiamo di seguito l’articolo che ci ha inviato un amico, sulla questione del terremoto in Abruzzo, le cause, e alcuni strani effetti… 

 

Ho fatto una piccola ricerca…avevo del tempo libero e ne ho investito un po’.E’ venuto fuori quello che in parte già sapevo, o avevo sentito dire, tuttavia senza mai vederlo scritto nero su bianco: cosa c’entri Berlusconi con le costruzioni in Abruzzo. 

Siccome quando parlo delle cose cerco di essere preciso, e siccome in questo caso i dati oggettivi in realtà non li conoscevo (ne ha mai parlato nessuno?), mi sono messo a spulciare i siti di alcune importanti società, quotate o meno (w internet!), e ne ho tratto un piccolo schema, che voglio condividere.

La società che ha costruito l’ospedale de L’Aquila, crollato in conseguenza del terremoto (qui il video di RepubblicaTv), è la ditta IMPREGILO.

Tutto ruota intorno al nome di questa ditta, di cui faccio un breve quadro:

  • è al centro dello scandalo rifiuti in Campania, per corruzione e infiltrazioni camorristiche almeno sin dal 2000
  • è la vincitrice della gara di appalto della TAV, lanciata dal Governo di SILVIO BERLUSCONI
  • è incaricata della costruzione del PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA, la cui realizzazione, anche in questi giorni di dolore ed emergenza, è stata rimarcata come priorità da SILVIO BERLUSCONI
  • è infine, mi voglio ripetere, la ditta che ha costruito l’ospedale de L’Aquila e che entra in gioco, almeno per la fornitura di materiali, nella stragrande maggioranza delle costruzioni private abruzzesi (parlo di quelle moderne che sono crollate, come la casa dello studente, che pare siano state costruite anche con l’utilizzo di sabbia e materiali scadenti). 


E qui comincia un’analisi più approfondita, che mi riporta alla domanda iniziale: perchè berlusconi NON puo parlare di dolo? perchè non può parlare di questa benedetta IMPREGILO?

semplice: perchè c’è dentro fino al collo, lui e i suoi amici a cui deve tanti favori. Veniamo al dunque.

Gli AZIONISTI principali dell’Impregilo sono: "fondiaria sai" , di LIGRESTI, e "autostrade per l’italia", di BENETTON.
LIGRESTI&BENETTON: co-proprietari del pacchetto di maggioranza della CAI (la “nuova” Alitalia) tanto voluta da Berlusconi.
Un progetto, quello della CAI, che ormai è chiaro pure alle pietre che nasconde scambi di favori tra imprenditori.

Tra gli azionisti minori, invece, troviamo le Assicurazioni generali: collegata a Mediobanca: collegata a sua volta a banca Mediolanum, controllata da SILVIO BERLUSCONI in persona. 

Ma anche l’organigramma dell’IMPREGILO è interessante:
un consigliere è lo stesso dell’impresa ATLANTIA, che si appoggia all’ITALCEMENTI (il cui amministratore delegato è stato arrestato l’anno scorso per "truffa, inadempimento di contratti di pubbliche forniture e intestazione fittizia di beni con l’aggravante di avere agevolato l’attività della mafia"), che si appoggia a MEDIOBANCA di cui fanno parte, guarda un po’, Banca Mediolanum di SILVIO BERLUSCONI, e di cui hanno fette azionistiche LIGRESTI E BENETTON.

Nell’Impregilo ci sono amministratori che fanno parte anche della MILANO ASSICURAZIONI di proprietà di LIGRESTI , e della ALERION INDUSTRIES che è controllata dalla MILANO ASSICURAZIONI di cui sopra. Per concludere: c’è una ditta che ha evidentemente qualcosa che non va, e che costruisce male non per incompetenza ma per corruzione (e mi sembra riduttivo parlare di corruzione).

In un paese normale, il giorno dopo una tragedia del genere il Capo del Governo dovrebbe porre domande (e magari passare dalle domande ai fatti) sul perché, a meno che…..

…..a meno che la ditta che ha qualcosa che non va (un eufemismo) non è anche sua e degli amici suoi a cui deve i favori….come un ponte "che s’ha da fare".

Vittorio Prampolini
Roma, 13 aprile 2009. 

This entry was posted in politica. Bookmark the permalink.

2 Responses to Perché Silvio Berlusconi non può parlare di dolo?

  1. TenderBranson says:

    Grazie Mario, come sempre.
    Non sono d’accordo del tutto solo con l’idea sulla censura, perché credo che l’informazione ormai sia spaccata. Chi legge il giornale ormai è quasi sempre anche lettore di internet, e internet PER ORA è libero. Il problema è fare informazione corretta su internet, ma qui si aprirebbe un discorso infinito.

    ti saluto e mando un abbraccio a te e non solo
    L.

  2. Mario says:

    E’ un sistema marcio che crea danni ogni istante che passa… Stiamo sprofondando dalla democrazia limitata (potenti lontani e intoccabili) nel Terzo Mondo vero e proprio (all’autoritarismo dobbiamo sommare inefficienza e pericolo per la nostra stessa incolumità). In più, c’è la censura, col coro irritante dei media che strilla «all’Unità nazionale». Se non ti dispiace, rilancerò questo articolo sul mio blog (tra qualche giorno, ora sono impegnatissimo!).

Comments are closed.