come NON VOTARE

è iniziato tutto con un Vaffanculo Day.
è continuato con "La casta".
rischia di finire nel solito Sfascismo all’italiana.

e invece il NON VOTO è una cosa serissima. Chiedetelo agli anarchici, se il loro impegno storicamente si è fermato al "non votateli che tanto sono tutti ladri".

siccome Internet qualche volta è un meraviglioso veicolo di stronzate (se ci sia malafede, stavolta non è dato sapere), nel nostro piccolo proviamo a chiarire 3 punti fondamentali:

1) da almeno 1 mese gira una mail che invita a RIFIUTARE LA SCHEDA. E’ vero, teoricamente non è un comportamento vietato, ma pensate agli effetti: prima di tutto, perdereste almeno 10 minuti discutendo col presidente di seggio e costringendolo ad annotare a verbale; secondo poi, e ancor più importante, perdereste l’anonimato, il verbale direbbe CHI ha rifiutato la scheda, e non crediate sia cosa da poco…

2) la famosa mail sul rifiuto della scheda sfrutta una SBAGLIATA LETTURA della legge elettorale: è necessario sapere infatti che le SCHEDE BIANCHE E NULLE NON VANNO A FORMARE ALCUN PREMIO DI MAGGIORANZA. Sono voti NON VALIDI, quindi esclusi dal computo. Perciò invece di rifiutare la scheda, semplicemente annullatela con un segnaccio, con una frase, con un disegno. Non lasciatela bianca, non si sa mai, ci vuole poco a fare una X al posto giusto da parte di qualcuno…

3) (ultimo ma non ultimo) NON ESISTE IL VOTO UTILE. Non esiste più la ripartizione del voto dato ai partiti che non raggiungano il quorum (il cosiddetto scorporo). Quei voti sono semplicemente ESCLUSI DAL COMPUTO. I seggi del Parlamento si dividono fra gli altri partiti, e i calcoli si fanno sui voti VALIDI CIOE’ DATI A PARTITI CHE ABBIANO SUPERATO LO SBARRAMENTO. Tutto molto semplice.

in conclusione, per i disaffezionati/delusi/incazzati:
– se potete, votate, cercate un movimento, uno straccio di partitino che vi rappresenti e dategli la preferenza
– se davvero nessuno vi rappresenta, annullate la scheda

in tutti e due i casi, sarebbe bene che ognuno di noi cominciasse a sentirsi responsabile del "non voto" o del voto "di protesta": da solo non servirà a nulla. Perciò oggi andiamo ad esercitare il diritto di prendere le distanze dalla politica generalista, ma da domani tocca anche a noi ricostruire qualcosa. Troppo facile stare seduti e chiedere chiedere chiedere.

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2 Responses to come NON VOTARE

  1. TenderBranson says:

    certo, però tutti quelli che restano a casa vengono bollati come “disinteressati” (da commentatori per lo più in malafede), mentre l’annullamento della scheda significa “io vengo a votare e SCELGO di mandarvi aff…” (anche se beppe grillo preferisce mandarceli da casa sua, a quanto pare).

  2. Edric Ant says:

    Ma se uno non vuole votare non è meglio se se ne resta a casa?

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