Tredicesima puntata

stasera andrà in onda, a partire dalle ore 21.30, il documentario "Partire Tornare", in cui lo scrittore Tahar Ben Jelloun cerca di raccontare l’emigrazione dal punto di vista di chi parte, di chi cresce col solo scopo di partire. Pensando di tornare indietro e vivere gli ultimi anni serenamente, in un Paese che non aveva e non ha nulla da offrire, vedendo altri giovani con lo stesso identico destino.

Per ascoltare, basta andare su www.fusoradio.net e premere sul tasto ASCOLTA.

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quando l’informazione è laica e corretta…

scrive il quotidiano La Repubblica di oggi (pagina 18, in un trafiletto sotto la foto di una partecipante) che ieri si è svolta una manifestazione contro l’ingerenza del Vaticano, con 1.500 partecipanti.

CAZZARI.

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NO VAT – primi appunti

presenze: non tantissime, neanche poche, facciamo 10mila persone al massimo. Colori, rumori (soprattutto grazie all’immancabile MaLa Murga dei ragazzi dell’ex-Snia), voglia di farsi sentire.

tante sigle presenti, nonostante la difficoltà oggettiva di spostamento nel momento in cui trenitalia se ne fotte del diritto delle persone di manifestare civilmente.

molto deprimente l’assenza di tutta la sinistra "istituzionale" (visti solo iscritti del "partito comunista dei lavoratori", dei cobas, della sinistra critica e la federazione anarchica carlo cafiero), che a parole si dice laica e poi fa calare il silenzio sulle manifestazioni "scomode" (si veda l’edizione di "La Repubblica" in edicola oggi, o il sito internet, tutt’ora silente).

bellissimo vedere i ragazzini, dai 14 ai 16 anni, alla faccia di chi si riempie la bocca di critiche generazionali. Personalmente sono sorpreso, molto sorpreso: meglio loro di noi 25-30enni, senza dubbio.

una brevissima carrellata sugli slogan più belli (perchè il genio va premiato):

"dio non c’è, ci fa"
"se dio è la risposta, la domanda è sbagliata"
"fuori i preti dalle nostre mutande"
"Gesù è nato da una coppia di fatto con la fecondazione ‘assistita’"

"all’inferno ci va chi ci crede"

ho registrato un po’ d’interviste, prepareremo una trasmissione per giovedì 21 febbraio. Parteciperanno anche i ragazzi di INSENSINVERSO con un video. A presto per altre informazioni. 

(chiedo scusa a tutti quelli che mi sono dimenticato di citare, la partecipazione è stata veramente molto attiva da parte di tutti)

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NOV-EFEBBRAIO NOV-AT

 

perchè no vat?

perchè siamo stufi di TUTTI I FASCISMI.

perchè l’etica dello Stato del Vaticano non è l’etica del Popolo Italiano e tanto meno deve essere quella dello Stato italiano.

perchè "Tre cose tuttora minacciano la nostra libertà. La prima minaccia è l’eterna ragion di Stato. Dietro uno Stato, di qualsiasi forma, e per quanto democratico, c’è sempre in agguato una sorta di perenne tentazione, questa ragione di Stato" (W.Zagrebelski, giudice italiano della Corte Europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo)

e infine perchè:

Prima essi attaccarono l’opposizione, ma io non ero l’opposizione così non li difesi.

Poi essi attaccarono gli ebrei, ma io non ero un ebreo, così non li difesi.

Poi essi attaccarono gli studenti militanti, ma io non ero uno studente militante, così non li difesi.

Poi essi attaccarono i sindacati, ma io non ero un attivista sindacale così non li difesi.

Poi essi attaccarono gli insegnanti e gli intellettuali, ma io non ero uno di loro, così non li difesi. 

E QUANDO ESSI ATTACCARONO ME, NON ERA RIMASTO PIU’ NESSUNO A DIFENDERMI. 
(Bertold Brecht)

è ora di tornare in piazza, anche se non ci sentiamo direttamente toccati. Anche solo per difendere il diritto delle donne di decidere sul loro utero, o quello degli omosessuali di convivere essendo riconosciuti come coppia almeno dalla legge (visto che Dio non li vuole, a quanto pare).

questa il sito-piattaforma della manifestazione: www.facciamobreccia.org

domani saremo a piazzale ostiense e lungo il percorso per fare qualche intervista, in attesa della trasmissione.


 

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Dodicesima puntata

le istruzioni per il podcast sono le solite:

1) andare sul sito www.fusoradio.net
2) sulla colonna sinistra, nel menù "LA RADIO", premere su PODCAST
3) data inizio trasmissione: 7/2/2008; WJ: FusoRedazione – nel campo "descrizione" troverete "OSCUROSCRUTARE dove sono finiti i movimenti per i diritti civili?"
4) premere ASCOLTA
5) si aprirà una finestra (pop-up), il caricamento è molto rapido, tasto PLAY e buon divertimento (ma ci sarà poi da divertirsi?)

 alla prossima. 

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Dodicesima puntata

Domani, giovedì 7 febbraio, dodicesima puntata di OSCUROSCRUTARE.

In vista del NO VAT di sabato 9, cerchiamo di risvegliare qualche coscienza…parleremo dei movimenti femministi degli anni 70, della legge 194 sull’aborto, degli attacchi che sta subendo in questi giorni, della necessità di mobilitarci. Senza dimenticare che in questo stesso periodo si sta decidendo di andare ad elezioni anticipate, abolendo il programmato referendum sulla legge elettorale, e quindi imponendo agli italiani di votare secondo un atto che gli stessi votanti potrebbero poi decidere di abolire. 

Dalle ore 21,30, su www.fusoradio.net.

A seguire un "collage" di ricordi degli anni 70, delle battaglie CIVILI che sembrano lontanissime a chi le guarda oggi.

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Scemo chi lègge (attenzione all’accento)

legge 194/1978

Articolo 4: Per l’interruzione volontaria della gravidanza entro i primi novanta giorni, la donna che accusi circostanze per le quali la prosecuzione della gravidanza, il parto o la maternità comporterebbero un serio pericolo per la sua salute fisica o psichica, in relazione o al suo stato di salute, o alle sue condizioni economiche, o sociali o familiari, o alle circostanze in cui è avvenuto il concepimento, o a previsioni di anomalie o malformazioni del concepito, si rivolge ad un consultorio pubblico istituito ai sensi dell’articolo 2, lettera a), della legge 29 luglio 1975 numero 405 (2), o a una struttura socio-sanitaria a ciò abilitata dalla regione, o a un medico di sua fiducia.

Articolo 12: La richiesta di interruzione della gravidanza secondo le procedure della presente legge è fatta personalmente dalla donna. Se la donna è di età inferiore ai diciotto anni, per l’interruzione della gravidanza è richiesto lo assenso di chi esercita sulla donna stessa la potestà o la tutela. Tuttavia, nei primi novanta giorni, quando vi siano seri motivi che impediscano o sconsiglino la consultazione delle persone esercenti la potestà o la tutela, oppure queste, interpellate, rifiutino il loro assenso o esprimano pareri tra loro difformi, il consultorio o la struttura socio-sanitaria, o il medico di fiducia, espleta i compiti e le procedure di cui all’articolo 5 e rimette entro sette giorni dalla richiesta una relazione, corredata del proprio parere, al giudice tutelare del luogo in cui esso opera. Il giudice tutelare, entro cinque giorni, sentita la donna e tenuto conto della sua volontà, delle ragioni che adduce e della relazione trasmessagli, può autorizzare la donna, con atto non soggetto a reclamo, a decidere la interruzione della gravidanza. Qualora il medico accerti l’urgenza dell’intervento a causa di un grave pericolo per la salute della minore di diciotto anni, indipendentemente dall’assenso di chi esercita la potestà o la tutela e senza adire il giudice tutelare, certifica l’esistenza delle condizioni che giustificano l’interruzione della gravidanza. Tale certificazione costituisce titolo per ottenere in via d’urgenza l’intervento e, se necessario, il ricovero. Ai fini dell’interruzione della gravidanza dopo i primi novanta giorni, si applicano anche alla minore di diciotto anni le procedure di cui all’articolo 7, indipendentemente dall’assenso di chi esercita la potestà o la tutela.   

"Un neonato vitale, in estrema prematurità, va trattato come qualsiasi persona in condizioni di rischio, e assistito adeguatamente". Così si legge in un documento congiunto, firmato dai direttori delle cliniche di Ostetricia e Ginecologia di tutte e quattro le facoltà di Medicina delle università romane: La Sapienza, Tor Vergata, la Cattolica e il Campus Biomedico. Secondo i cattedratici, infatti, "con il momento della nascita la legge attribuisce la pienezza del diritto alla vita e, quindi, all’assistenza sanitaria". Di fatto, nel caso in cui un feto nasca vivo dopo un’interruzione di gravidanza, il neonatologo deve intervenire per rianimarlo, "anche se la madre è contraria, perché prevale l’interesse del neonato".  

Il presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, è stato condannato a 5 anni nel processo per le ‘talpe’ alla Direzione distrettuale antimafia di Palermo. La terza sezione penale del Tribunale, presieduta da Vittorio Alcamo, ha escluso l’aggravante di aver favorito la mafia. A Cuffaro è stata applicata anche la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici.La corte, pur riconoscendo una condotta colpevole di favoreggiamento a favore degli altri imputati (alcuni dei quali condannati per associazione di tipo mafioso), non ha ritenuto dimostrata l’aggravante di aver favorito l’organizzazione criminale e quindi ha applicato una pena più bassa. 

Antonio Di Pietro invita ad aver rispetto delle sentenze e della magistratura: "Non serve prendersela con la magistratura che fa semplicemente il proprio dovere. Bisogna impedire che si arrivi davvero alla crisi della democrazia. E l’unica soluzione è quella di mettere a punto un codice etico da proporre come patto con gli elettori". 

“…dell’Antimafia fanno parte due pregiudicati per corruzione e finanziamento illecito, Cirino Pomicino e Alfredo Vito, e un discreto numero di indagati. In pratica, Pomicino, dall’alto delle sue due condanne, e Vito, dall’alto del suo patteggiamento per 22 tangenti (con restituzione di 5 miliardi di lire di refurtiva) raccomandano ai partiti di attenersi alla più rigorosa legalità, evitando di candidare condannati (a parte loro due, si capisce). Non è meraviglioso?
(Da “I dilettanti dell’Antimafia” di Marco Travaglio) 

Le Commissioni del Partito Democratico
Formate il 27 ottobre 2007, nel corso dell’Assemblea Costituente Nazionale di Milano, le Commissioni hanno il compito di predisporre, entro il 31 gennaio 2008, le proposte di Statuto, del Manifesto dei valori e del Codice etico da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea costituente entro il 28 febbraio 2008. Ogni commissione è composta da 100 componenti l’assemblea, metà uomini e metà donne, indicati dai candidati alla carica di segretario, proporzionalmente ai componenti eletti nell’assemblea collegati a ciascun candidato. Ogni commissione elegge nel suo seno un Presidente e un Relatore, può organizzare il proprio lavoro in sottocommissioni, e predispone forme di consultazione e coinvolgimento nelle scelte dei componenti l’assemblea costituente.
(da
http://www.partitodemocratico.it/cgi-bin/adon.cgi?act=doc&doc=103515)
  

«L’applicazione in successione dei regimi transitori strutturati dalla normativa a favore delle reti esistenti ha avuto l’effetto di impedire l’accesso al mercato degli operatori privi di radiofrequenze. Questo effetto restrittivo è stato consolidato dall’autorizzazione generale, a favore delle sole reti esistenti, ad operare sul mercato dei servizi radiotrasmessi. Tali regimi hanno avuto l’effetto di cristallizzare le strutture del mercato nazionale e di proteggere la posizione degli operatori nazionali giá attivi su questo mercato […]
In Italia il piano nazionale di assegnazione per le frequenze non è mai stato attuato per ragioni essenzialmente normative, che hanno consentito agli occupanti di fatto delle frequenze di continuare le loro trasmissioni nonostante i diritti dei nuovi titolari di concessioni. Le leggi succedutesi, che hanno perpetuato un regime transitorio, hanno avuto l’effetto di non liberare le frequenze destinate ad essere assegnate ai titolari di concessioni in tecnica analogica e di impedire ad altri operatori di partecipare alla sperimentazione della televisione digitale».
(Corte di Giustizia delle Comunità Europee nella sentenza di pochi giorni fa, con cui viene dichiarato ILLEGITTIMO il sistema televisivo italiano, così come regolato dalle Leggi Mammì e Gasparri a partire dal 1994)


rispettare la legge significa prima di tutto rispettare il valore del concetto di legge.
dovremmo spiegarlo a chi fa e disfa tutto, dice e poi nega, calpesta.

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il palinsesto di fusoradio (aggiornato al primo febbraio)

palinsesto fusoradio 

per vederlo a tutto schermo, premi QUI

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Undicesima puntata

Giovedì 31 gennaio undicesima puntata di OSCUROSCRUTARE.

Come già la scorsa settimana, proporremo un documentario. Questa volta abbiamo scelto "Anna Politkovskaja", per ricordare un emblema del giornalismo e della libertà di espressione. Una donna che ha pagato con la vita la scelta di non stare dalla parte del potere, raccontando storie degli ultimi, delle vittime.

Dalle ore 21,30, su www.fusoradio.net.

Il documentario è tratto dal programma "La storia siamo noi" della RAI.

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Decima puntata

questa sera OSCUROSCRUTARE è andato in onda in una forma diversa dal solito.

Abbiamo deciso di lasciar parlare un documentario realizzato dalla RAI (per la trasmissione "La storia siamo noi") in occasione dei 30 anni dalla nascita delle radio libere. Il titolo è "I cento fiori".

Vorremmo provare a riflettere sul senso di una radio libera, oggi. Lo facciamo per primi noi che su una webradio "viviamo". Ha senso nel contesto attuale? Serve a qualcosa ragionare per radio? Chi è che ascolta? Ma soprattutto, perchè l’ascoltatore non sembra partecipare? si rifugia in un "massì, cazzo, avete ragione, sono cose che dovrebbero sapere tutti" (e allora io non intervengo perchè non posso aggiungere nulla), oppure in un "ma chi se ne frega!!!???!!!" ?

 ha futuro una trasmissione come la nostra? è la radio il giusto "mezzo"?

le istruzioni per il podcast sono le solite:

1) andare sul sito www.fusoradio.net
2) sulla colonna sinistra, nel menù "LA RADIO", premere su PODCAST
3) data inizio trasmissione: 24/1/2008; WJ: FusoRedazione – nel campo "descrizione" troverete "OSCUROSCRUTARE presenta: I CENTO FIORI, 1976-77 la stagione delle radio libere italiane"
4) premere ASCOLTA
5) si aprirà una finestra (pop-up), il caricamento è molto rapido, tasto PLAY e buon divertimento (ma ci sarà poi da divertirsi?)

alla prossima.

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